Chōjun Miyagi (長順 宮城) (1888-1953), nacque a Naha in una famiglia di ricchi commercianti
La sua pratica dell'arte cominci da liceale sotto l'insegnamento di Higaonna, dal quale in futuro verrà considerato come suo successore. Finita la scuola, si occuperà degli affari familiari, pur continuando nella pratica del karate.
Nel 1915 si recò in Cina per affari. Durante questo viaggio il suo maestro mori senza lasciare famiglia, cosi una volta tornato dalla Cina Miyagi gli succederà all'età di 28 anni.
In seguito, Miyagi comincerà a viaggiare molto a causa della sua professione, infatti ripeterà varie volte il viaggio nel Fujan e si recherà spesso anche in Giappone dove avrà occasione di diffondere il karate.
Chojun Miyagi denominò la scuola da lui fondata come Goju-ryu (剛柔流), ritenendo opportuno abolire le antiche denominazioni quali Shuri-te, Naha-te e Tomari-te perchè troppo vincolanti al luogo d'origine e poco adatte alla diffusione. Adottò questo nome partendo dagli "otto precetti dell'arte del combattimento" contenuti nel Bubishi, il libro tradizionale del Naha-te. Il terzo precetto recitava: "Essenziali sono la respirazione e l'espirazione in forza (剛=go) e in cedevolezza (柔=ju)". Il suffisso ryu (流) era tradizionalmente adottato per definire le scuole di arti marziali giapponesi. Nel programma del Goju-ryu sono presenti i kata praticati nel Naha-te e quattro composti dallo stesso Miyagi.
Kenwa Mabuni (賢和 摩文仁) (1889-1952) nacque a Shuri in una famiglia di funzionari del re di Ryukyu. In seguito a causa del cambiamento di regime, suo padre diverrà un pasticciere.
Vista la sua salute molto fragile, cercò un mezzo per fortificarsi e intorno all'et di dieci anni cominci a praticare il karate sotto la guida di un suo domestico. in seguito, grazie ad una raccomandazione riusci a divenire un allievo di Anko Itosu.
Nel 1902 entrò nel liceo dipartimentale di Okinawa. Essendo coinvolto in moti di sciopero dei liceali fu costretto a cambiare scuola ed entrare nella scuola navale. Terminati gli studi, cominciò a lavorare presso la scuola elementare di Naha come insegnante a tempo determinato. E' qui che diverrà amico di Miyagi, da cui trarrà gli insegnamenti sul Naha-te. Partito per il servizio militare, al ritorno entrò nella polizia dove all'età di venticinque anni divenne ispettore. Grazie al suo lavoro,si spostò molto nell'isola, entrando in contatto con numerosi maestri e studiando numerosi kata. Inoltre, ebbe modo di studiare il bo-jutsu (arte del bastone) ed il sai-jutsu (arte del sai).
In seguito alla morte dei propri maestri, Mabuni era troppo giovane per proseguire da solo nell'arte del karate. Costitui allora assieme a Miyagi un gruppo di ricerca e pratica del karate, che si espanse fino a comprendere la maggior parte di karateka conosciuti, tra cui anche Funakoshi. Come quest'ultimo, anche Mabuni venne incoraggiato da Jigoro Kano ad andare in Giappone per diffondere il karate. Si stabilirà ad Osaka con la famiglia nel 1929, all'età di quarant'anni. Battezzò la sua scuola Shito-ryu (糸東流), dal nome dei suoi maestri. Infatti, Itosu si scrive con gli ideogrammi Ito (糸) e Su (洲), Mentre Higaonna con Higa (東), On (恩) e Na (納). Utilizzò i primi ideogrammi dei due nomi, che possono essere letti anche Shi e To. A questi ultimi aggiunse il suffisso ryu, come aveva già fatto Miyagi, nel definire il nome della sua scuola. I tre ideogrammi sono riprodotti nel simbolo. Questa scuola è quella il cui programma comprende il maggior numero di kata: quelli del Naha-te appresi da Higaonna e Miyagi, quelli di Shuri-te appresi da Itosu, più altri appresi da varie fonti e quattro composti dallo stesso Mabuni.
Gichin Funakoshi (義珍 船越) (1868-1957) nacque a Shuri, la capitale
di Okinawa.
Suo padre Gisu era un
sottufficiale, lui fu il suo unico
figlio, nacque prematuro e fu sempre piuttosto
deboluccio.
Poco dopo la sua nascita andò a vivere con i nonni materni. In questo periodo cominciò a frequentare la scuola elementare dove divenne amico del figlio di Ankō Azato (安恒 安里), noto maestro di karate appartenente ad una famiglia di classe elevata. Divenne allievo di Azato all'età di 12 anni. Era a casa del maestro, situata a metà strada tra Shuri e Naha, dove ricevette gli insegnamenti sull'arte. Avendo studiato da piccolo i classici cinesi con il nonno materno, a 21 anni decise di fare uso di questo suo sapere e dopo aver sostenuto degli esami ottenne lavoro come insegnante, in una scuola elementare. Fu in questo periodo che venne introdotto dal maestro Azato all'insegnamento di un altro maestro: Ankō Itosu. Questo maestro era un amico di Azato ed ambedue erano allievi di Matsumura. In seguito, Funakoshi si recherà in Giappone dove comincerà ad insegnare il karate a degli studenti universitari..
Dal 1922 Funakoshi insegnò presso la sala delle conferenze del pensionato per gli studenti di Okinawa a Tokyo, in Giappone. Quest'ultimo venne distrutto dal grande terremoto del 1924. A seguito di ciò Funakoshi accettò la proposta di un noto maestro di kendo, di usare il suo dojo nelle ore libere. Aumentando sia gli allievi di karate, che di kendo, la sistemazione stava diventando inadeguata. Fortunatamente vi fu l'intervento di un comitato per il sostegno del karate che riusci ad ottenere dei fondi per la costruzione di un dojo. Cosi nel 1936 il maestro Funakoshi recatosi al nuovo dojo, trovò sulla porta un'insegna su cui era riportato: "Shotokan (松濤館)". Questo nome scelto dal comitato significava "la casa di Shoto". Shoto era lo pseudonimo utilizzato dal maestro per firmare le poesie che componeva in gioventù, interpretabile come "onde di pino" gli richiamava alla mente il fruscio del vento fra i rami dei pini, che ascoltava durante le passeggiate nelle foreste intorno alla sua città natale. E' con questo nome che questa scuola verrà praticata fino ai giorni nostri. Il suo programma comprende la pratica di ventisei kata. Contrariamente alle altre scuole, non vengono usati i nomi tradizionali cinesi dei kata, ma ne sono stati adottati degli altri giapponesi, ad opera di Funakoshi, a causa del forte nazionalismo giapponese. Sempre per questo motivo la gestualità dei kata venne modificata dai suoi allievi con l'intento di togliere quelle movenze troppo "cinesi", a favore di altre che meglio rappresentassero una pratica giapponese dell'arte. Funakoshi non si è mai indicato come fondatore vero e proprio di una scuola, sebbene molti gli attribuiscano tale titolo per lo Shotokan.
Hironori Ōtsuka (博紀 大塚 ) (1892-1982) nacque a Ibaragi, vicino a Tokyo, in una famiglia di medici. Sua madre era discendente di una famiglia di guerrieri, per questo nell'ambito familiare venne iniziato giovanissino alla spada e al ju-jitsu (una tecnica di combattimento corpo a corpo praticata dai guerrieri giapponesi). Quando entr al liceo venne ammesso in un famoso dojo dove ebbe modo di studiare le tecniche di spada e ju-jitsu della scuola Shindo Yoshin-ryu. Successivamente, entrato all'università si perfezionò nei principali dojo della capitale.
Tornato dal servizio militare
cominciò a lavorare in una banca ed a
frequentare un dojo Yoshin-ryu, il cui maestro
praticava un'antica arte medica tradizionale:
cura delle fratture e delle articolazioni. Dopo
due anni ricevette il diploma in medicina
tradizionale e un anno dopo lasciò la banca per
esercitare la medicina. A ventotto anni
ricevette anche il diploma della Yoshin-ryu.
Venne a contatto col karate
grazie ad un amico, judoka allievo di Jigoro Kano, che
gli raccont della dimostrazione eseguita da
Funakoshi presso il Kodokan.
Divenne quindi allievo di
Funakoshi di cui fu un assistente per un certo
periodo di tempo.
Nell'ambito della pratica del karate Otsuka sentiva il bisogno di praticare anche il combattimento libero oltre ad i soli kata, mentre Funakoshi, allora suo maestro, riteneva l'allenamento dei kata più che sufficiente. Otsuka si separò da lui per cominciare ad elaborare una sua scuola personale, basandosi sulla sua esperienza sia nel karate che nel ju-jitsu. Nel 1928 incontrò Mabuni, appena arrivato in Giappone. Quest'ultimo, grazie alla sua conoscenza dei kata riusci a dare un ottimo contributo al lavoro di Otsuka, che in seguito aprirà un dojo a Tokyo e smetterà di esercitare la medicina tradizionale, per dedicarsi esclusivamente al karate. Adottò per la sua scuola il nome di Wado-ryu (和道流), su consiglio dei suoi allievi. Wado è interpretabile come "via della pace". I kata praticati in questa scuola sono solo sedici: Otsuka infatti limitò la pratica dei kata solo a quei pochi, che riteneva potessero contenere gli elementi tecnici essenziali.